Ginocchio
PROTESI TOTALE DI GINOCCHIO
CHE COS’È UNA PROTESI TOTALE DI GINOCCHIO?
La protesi totale di ginocchio (P.T.G.) è un rivestimento che viene inserito sulle superfici articolari degenerate. È costituita da una componente femorale, e un piatto tibiale con un inserto in polietilene, su cui avviene le scorrimento. A volte viene anche impiantata la componente rotulea.
Le componenti femorali e tibiali sono composte da leghe metalliche di cromo-cobalto o titanio. L’inserto è composto da polietilene ad alta densità, come anche la componente rotulea.
QUANDO SOTTOPORSI AD INTERVENTO?
Quando la condizione artrosica crea dolore articolare è intenso e continuo, l’autonomia di marcia è ridotta, e ogni rimedio farmacologico o fisioterapico risulta essere solo un palliativo.
IN CHE COSA CONSISTE L'INTERVENTO?
L’intervento di P.T.G. consiste nel modellare le superfici che compongono l’articolazione, cioè femore, tibia, e talvolta la rotula rivestendole con una superficie artificiale. Tutte le le componenti, femorale, tibiale, e rotulea , saranno cementate nelle rispettive zone opportunatamente preparate con strumentari dedicati. Un buon bilanciamento articolare, e il ripristino dell’asse di carico riportano il ginocchio ad una buona funzionalità.
DEGENZA
La degenza solitamente è circa di una settimana. Sin dal primo giorno postoperatorio inizia il programma riabilitativo con il fisioterapista con la mobilizzazione passiva mediante kinetic. Tra la seconda e la terza giornata postoperatoria il paziente inizia a mettersi seduto e a deambulare con ausilii.
Durante la riabilitazione oltre alla deambulazione in appoggio parziale verranno eseguiti degli esercizi per mantenimento del tono muscolare e per il recupero funzionale.
Prima e dopo l’intervento saranno praticati trattamento farmacologici( profilassi antibiotica e antitrombotica, terapia del dolore). A volte può essere necessario sottopors ad emotrasfusione
DIMISSIONI
Il giorno delle dimissioni (circa 7 giorni dall’intervento) al paziente sarà prescritta la terapia medica e saranno spiegati gli esercizi che dovrà praticare giornalmente, meglio se coadiuvato da un fisioterapista. Il paziente dovrà attenersi scrupolosamente alle prescrizioni.
È importante, per il buon esito dell’intervento, eseguire con regolarità le visite di controllo ad un mese, a quattro mesi, ed infine ad un anno. Tranne il primo controllo, tutti gli altri controlli devono essere corredati da un’esame radiografico.
L’esito dell’intervento è frutto di numerose variabili e nonostante il miglioramento delle tecniche chirurgiche, non sempre e possibile prevedere la qualità del recupero funzionale successivo all’intervento.
La valutazione finale per una protesi totale di ginocchio richiede diversi mesi e a volte fino a 1’anno.
ARTROSCOPIA DI GINOCCHIO
Lesioni meniscali e lesioni cartilaginee
Cos'è il menisco?
In ogni ginocchio ci sono due menischi, il menisco mediale o interno che ha una forma a C e il menisco laterale o esterno la cui forma invece è più simile ad una O.
Ogni menisco rappresenta un ammortizzatore del ginocchio, ed ha la funzione di distribuire il carico, proteggere le superfici articolari e stabilizzare l’articolazione del ginocchio.
Lesioni meniscali
Una lesione e/o degenerazione del menisco, conseguenza di traumi e consumo, provocano oltre al dolore un’alterazione del funzionamento del ginocchio con maggiore usura. In artroscopia è possibile eseguire una meniscectomia parziale, ovvero regolarizzare selettivamente il menisco, asportando solo la parte lesionata o degenerata, consentendo così alla parte sana di continuare a svolgere la sua funzione. In alcune lesioni meniscali dette periferiche, quando la lesione meniscale ha un profilo regolare ed è situata in zona vascolarizzata si può eseguire una sutura, sempre compatibilmente alle condizioni del tessuto.
Cos'è la cartilagine?
La cartilagine articolare rappresenta la struttura di rivestimento delle superfici articolari di femore e tibia permettendone lo scorrimento. La sua struttura può essere considerata come l’interno della noce di cocco. È esposta ad usura e danni dipendenti dal tempo, dalla distribuzione di carichi e da traumi.
Lesioni cartilaginee
A seconda dell’estensione e dell’area delle lesioni cartilaginee, dell’età del paziente e di eventuali lesioni associate esistono vari tipi di trattamento artroscopici.
– Trattamento con shaver o Shaving condrale: con uno strumento motorizzato ( shaver) possiamo asportare le zone di cartilagine instabile.
– Trattamento con Radiofrequenze: mediante l’energia termica prodotta dallo strumento a radiofrequenza le lesioni cartilaginee vengono compattate e stabilizzate, creando una cicatrice biologica.
– Microperforazioni/Microfratture: con appositi strumenti di qualche millimetro si creano delle piccole perforazioni o fratture che vanno a stimolare l’osso situato sotto la cartilagine danneggiata. Questo porterà alla formazione di una ” cicatrice” riparativa detta “fibrocartilagine”.
– Trapianto Osteocondrale: con apposito strumentario viene prelevato, da una zona di non carico, un cilindro di osso rivestito da cartilagine e impiantato nella in sede di lesione in modo da ripristinare la superficie articolare stabile e congruente.
–Trapianto cartilagineo: prevede il prelievo di cellule cartilaginee del paziente che vengono inviate in coltura per espansione e successivamente reimpiantate nello stesso paziente nella sede della lesione.
– Sostituti della cartilagine: Possono essere utilizzati tessuti di sintesi che vengono innestati in sede di lesione e nel tempo vengono riabitati da tessuto similcartilagineo.
La degenza e la ripresa funzionale dipendono dal gesto eseguito, dalla risposta soggettiva dei tessuti e dalla condizione articolare del ginocchio
Legamento crociato anteriore
Il legamento crociato anteriore ( lca) è il legamento che più spesso va incontro a rottura nei traumi distorsivi di ginocchio che spesso avvengono durante l’attività sportiva, come spesso accade nel calcio, basket e sci.
Per la ricostruzione del lca utilizziamo i tendini del paziente stesso, utilizzando nella maggior parte dei casi i tendini gracile e semitendinoso del paziente stesso, innestandoli in artroscopia come neolca.
Spesso si associano altre lesioni che possono essere trattate durante lo stesso intervento. A fine intervento verrà indossato un tutore in estensione che verrà mantenuto per un mese. Sin dalla prima giornata post-operatoria bisognerà iniziare il trattamento riabilitativo che andrà avanti per diversi mesi. Per un buon risultato è indispensabile seguire il protocollo riabilitativo. La ripresa dell’ attività sportiva sarà possibile a circa 5-7 mesi.